Descrizione
Che cosa ci fanno un enologo, un commerciante di mobili, una blogger ucraina e una donna soldato a bordo di una Lada Niva bianca e azzurra, lanciati attraverso la campagna nella zona orientale della penisola di Crimea, inseguiti dalla polizia e diretti verso il principesco palazzo sul Mar Nero del fantomatico oligarca russo Mikhail Ivanovic? Tentano il furto del secolo, ovvero il rocambolesco recupero di un prezioso cimelio di famiglia. Perché e in che modo, nell’operazione, paiono esser coinvolti la mafia russa, i ribelli Tartari di Crimea e qualche altra organizzazione internazionale? L’azione non è priva di contrattempi: il commerciante di mobili, che si scopre essere un agente segreto statunitense, viene catturato, così come la blogger Natasha, ma nonostante tutto il cimelio viene recuperato. Alla donna soldato viene offerto un lavoro dalla mafia e viene mandata in Siria per una missione di salvataggio, durante la quale viene catturata dai talebani, la spia viene liberata tramite uno scambio di ostaggi, mentre la blogger viene reclusa in una delle peggiori carceri della federazione russa: l’IK-2. Ma questo è un cavallo di troia perché l’enologo, riunendo ancora una volta la banda, rivela di aver progettato tutto sin dall’inizio per potersi introdurre nella famigerata colonia penale e tentare di liberare il famoso dissidente Alexander Nivalnov. Il nuovo gruppo composto dall’agente CIA, un suo collega, l’enologo e due rappresentanti della mafia russa, prima si occupa di liberare la donna soldato dalla prigione di Damasco, poi si reca nei dintorni di Mosca dove, grazie a un articolato piano e alla presenza di Natasha all’interno del carcere, riesce infine a liberare il dissidente e fuggire dal paese.